OFFLINE IS THE NEW LUXURY!

Solleva gli occhi dal tuo smartphone e guarda il cielo!

Offline is the new luxury, a dirlo è il futurologo Gerd Leonhard il quale sostiene che restare disconnessi in un prossimo futuro sarà un vero privilegio, nonché l’antidoto all’eccesso informatico legato al costante utilizzo dello smartphone.

Uno smartphone è oggi uno degli strumenti più diffusi ed indispensabili della nostra vita: centro nevralgico della nostra esistenza social, dei nostri contatti e delle relazioni personali e professionali, modus vivendi, stile di vita, senza di lui siamo completamente tagliati fuori.

Sei dei sette miliardi di abitanti della terra posseggono un telefono cellulare, più di quanti abbiano accesso ai servizi igienici, scrive Alec Ross nel suo libro, Il nostro futuro. Come affrontare il mondo dei prossimi vent’anni, che vi consiglio caldamente.   

Il futuro ci vedrà sempre più connessi e gli smartphone molto presto verranno impiegati per svolgere funzioni quotidiane per adesso solo allo stadio sperimentale, oppure attualmente impiegati in alcuni paesi o in alcuni ambiti, riguardanti salute e benessere personale, istruzione, pagamenti, trasferimenti di denaro e molto altro ancora.

Verrebbe da chiedersi “ma dove vai se lo smartphone non ce l’hai”?

Ci sarà qualcosa che posso e potrò ancora fare senza uno smartphone?

Certo, senza lo smartphone a distrarmi continuamente posso andare in vacanza e provare l’ebbrezza di concedermi quel lusso alla disconnessione a cui si riferisce Gerd Leonhard, evidentemente la nuova frontiera del lusso contemporaneo.

Forse le vacanze resteranno l’ultimo baluardo incontaminato della nostra vita iperconnessa, se noi vorremo.

Ma Gerd Leonhard non è l’unico a pensarla così.

A proposito di eccesso d’informazioni, esperti di sociologia e psicologia confermano che la solitudine, altro aspetto strettamente relazionato alla disconessione dai dispositivi che ci tengono tutto il giorno inchiodati ad una frenetica vita sociale, è l’imprescindibile prerogativa delle menti più brillanti e creative.

Recenti studi dimostrano che la solitudine sarebbe alla base del pensiero creativo ed innovativo e questo è senza dubbio un buon motivo e un ottima scusa, per concedersi una vacanza sempre più lussuosamente disconessa.

L’uomo è “un’animale sociale” come lo definì Aristotele, tende ad aggregarsi con altri individui, a costituirsi in società, “a fare networking” come diremmo noi adesso, ma dopo aver trascorso l’intera giornata, la settimana, il mese e l’anno a socializzare ad un certo punto deve concedersi l’adeguato riposo ristoratore che solo l’isolamento può dare.

Tuttavia, non è affatto semplice staccare la spina, mollare lo smartphone e rilassarsi appena inizia la vacanza se avete trascorso gli ultimi 10 mesi con il vostro dispositivo appiccicato alle mani a fare da prolungamento a voi stessi.

Non molli lo smartphone in un angolo tanto facilmente anche se sei in vacanza, ti tocca superare un minimo di crisi di astinenza.

La mia crisi di astinenza è durata circa 5 giorni nei quali mi sono sfinita ulteriormente di email, messaggi e social network finché la mia collaboratrice mi ha inviato un messaggio, una sola semplice parolina.. Stacca!

Ho staccato ma sentivo di essere ancora un po’ in crisi di astinenza.. mi mancava scrivere il mio blog, comunicare con i miei lettori e così adesso eccomi qua!

To be continued..( holiday )
😉