MAMMA, GUARDA COME PORTO LA CAMICIA!

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Scatto di Andrea Asti

Si, mia madre mi direbbe di aggiustarla la camicia, di indossarla come si conviene, “a modino” e di abbottonarla per bene senza sgualcire le maniche e il colletto.

E invece Cara Mamma la camicia adesso si porta un po’ così, come se fosse stata afferrata al volo in una calda giornata estiva e letteralmente “buttata addosso” mentre esci di corsa e ti stai ancora lucidando le labbra..

Mi ricordo con grande affetto ed immensa nostalgia le camiciette col tascino ricamato a mano, cucite da mamma ed indossate con grande cura nei giorni di festa come fossero tesori di immenso valore.

Camiciette sempre perfettamente abbottonate infilate dentro le gonnelline a pieghe e a completare il look, sfoggiavamo io e mia sorella, calzini in crochet bianco alti fin sotto al ginocchio.

Che bei tempi quelli dei fanciulli quando si coglieva la natura autentica delle cose e si era veramente liberi.

Adoro le camicie fin dai tempi immemorabili di quella fanciullezza e sin da allora ho imparato ad apprezzarne il carisma, l’eleganza e quel tocco di rigore autentico in grado di farti apparire sempre perfettamente adeguato alle circostanze.

E’ questa sua autenticità ha rendere la camicia sempre credibile.

La camicia ha il potere “di cavarti dagli impicci” ogni volta che non sai cosa accadrà nel luogo in cui ti recherai..

Sarà un evento elegante, oppure saranno tutti un po’ sul casual?

Nessun problema basterà indossarne una bianca in cotone oppure in seta e studiare un abbinamento lussuoso quanto basta.

Il mio trucchetto è molto semplice: se decido di indossarne una in seta allora scelgo di abbinarla con un pezzo da sotto più casual e quotidiano, ad esempio un pantalone palazzo in lino oppure una gonna in jeans; invece se opto per la camicia in cotone allora sotto scelgo un capo di lusso, ad esempio una stupenda gonna a corolla lunga fino ai polpacci.

Agli accessori andrà il merito di ottenere “l’effetto massimale”.

Ma in fondo basta poco o quasi niente e addirittura basterebbe anche solo indossarla in maniera un po’ scomposta: sbottonare un altro bottone, tirarla indietro sulle spalle e sollevare le maniche ad arte, come ho fatto io nella foto, per modificarne la natura e levarle di dosso quel rigore che da sempre la contraddistingue.

Vi sbagliate se pensate che la camicia sia sempre uguale a se stessa, essa può esprimersi in molti modi e in tanti luoghi e per questo può essere sempre diversa, il gioco dipende solo da chi la indossa.

Se siete un po’ come me allora adorereste certamente farci un top con la camicia.. 😉

 

Fonte immagini Cosmopolitan