C’E’ DEL VINTAGE A BRUXELLES!

 

Il Vintage Market di St Gery

Vintage Market di Halles St. Gery

 

Con questo post sono davvero lieta di inaugurare una piccola rubrica dedicata alla bellezza ed al buon gusto a 360 gradi.

Moda, arte, food, design e molto altro ancora, saranno i protagonisti di questo spazio che, di tanto in tanto, interromperà il filo dei miei pensieri per lasciare spazio ai pensieri di qualcun’altro.

Daniele Salaris è il mio inviato speciale per voi, a caccia di buon gusto a Bruxelles, una città davvero sorprendente, ricca di bellezza, arte, moda, creatività e passione!

Passione per il bello e sopratutto per il Vintage, che Daniele ci racconterà attraverso un percorso alla scoperta di luoghi cittadini: piazze, negozi, gallerie ad’arte, locali, ecc.. dal fascino indiscutibilmente retrò.

 

Di Daniele Salaris
PH Andrea Asti, Videostille 

Se avete avuto modo di passare un po’ di tempo a Bruxelles vi sarete accorti che la città pullula di attrazioni legate al vintage, al modernariato e all’antiquariato. Il mercato di Place du Jeu de Balle (tutti i sabati e le domeniche), il Brussels Vintage Market di Halles St. Gery (la prima domenica del mese), Les Petits Riens di Ixelles (una sorta di centro commerciale dell’usato), le boutique vintage, i negozi di usato a 15 euro al chilo, le botteghe di antiquariato, le librerie dell’usato, i negozi di dischi usati e i locali retrò. Per dirla tutta, mi è anche capitato di svegliarmi una mattina e trovare un mercatino delle pulci improvvisato sotto casa, i vicini di tutta la via che mettevano in vendita la loro paccottiglia.
Una mania.

 

Place Jeu de Balle 2

Place Jeu de Belle

 

Ora, chi scrive non ha mai capito troppo bene la definizione di vintage. Un paio di volte Giuseppina ha provato a spiegarmela ma poi ha perso la pazienza. Non sono sicuro di quanti anni o che aspetto debba avere un articolo per essere definito vintage né so distinguere gli oggetti di valore dalla paccottiglia. Riesco invece a condividere molto bene l’amore per le cose provenienti da epoche passate, di cui anche l’oggetto più futile di produzione industriale conserva un sapore artigianale e trasmette in qualche modo la passione e la sapienza di chi l’ha creato.

Da quando ho messo piede in questa città mi ha subito stupito la serietà e l’eleganza delle sue numerose boutique vintage. A differenza di quelle londinesi, ad esempio, queste non puzzano di muffa e i vestiti in vendita sono lindi, stirati, profumati, in perfetto stato di conservazione. Per trovare cose interessanti non occorre scavare tra mucchi di magliette infeltrite: la merce è esposta nella giusta quantità su scaffali di legno degni di Jack Emerson. Tra tutte, la mia preferita è quella all’angolo tra Rue des Teinturies e Rue Marché au Carbon, nota come la gay street, nel bel palazzo liberty con i bovindo azzurri. Sulle vetrine spicca la caricatura di un uomo e una donna (il fumetto è un’altra mania tutta bruxellese) che mi parla di amicizia e voglio saperne di più.
Decido di far visita ai due proprietari, Ramon e Valy, accompagnato dal fotografo di Videostille Andrea Asti e dalla sua fidanzata Miriam.

 

Ramon et Valy Vintage Shop

Ramon et Valy Vintage Shop

 

Come avete cominciato?
Vent’anni fa lavoravamo come costumisti nel teatro e nella pubblicità. Quando abbiamo deciso di aprire il Vintage Shop eravamo i primi a Bruxelles.

 

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All’interno di Ramon et Valy Vintage Shop

 

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Dettagli

 

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Cappelli Vintage

 

Cos’è il vintage per voi?
Per essere tale il vintage deve avere come minimo 20 anni (avete sentito, ventenni?). Ogni giorno setacciamo la città a caccia di nuovi capi e ogni giorno cambiamo le vetrine (avete sentito, negozianti?). Qui tutti i vestiti sono di un’altra epoca ma hanno qualcosa di attuale, ciò che è attuale oggi non lo sarà tra sei mesi. Non siamo particolarmente interessati a un marchio piuttosto che a un altro, ma il materiale deve essere di ottima qualità, deve avere un bel taglio e un buon movimento (mentre parliamo Miriam si sta provando un Borsalino destrutturato in feltro  beige con dettagli dorati, €60,00).

 

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Cappello Borsalino

 

Perché i bruxellesi sembrano andare pazzi per tutto ciò che appartiene al passato? Nostalgia? “Si stava meglio quando si stava peggio”? La Crisi?
A due ore di treno da Londra, un’ora e mezza da Parigi e poco meno da Amsterdam, Bruxelles è un ottimo “tournant” di vintage e modernariato. Qui non trovi solo splendidi vestiti usati, ma anche musica, mobili e arte. Oggi poi ci sono ottimi stilisti e designer anche a Bruxelles, Anversa non la fa più da padrona. Non si tratta di nostalgia dei bei tempi andati, è un aspetto della mentalità dei belgi che riescono a riconoscere il valore delle cose belle, antiche o contemporanee. 
Fino a due o tre anni fa nel nostro negozio non entravano mai italiani, ora cominciano ad apprezzarci perché anche il loro approccio allo shopping sta cambiando.

 

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Altre immagini di Ramon et Valy Vintage Shop

 

Ramon e Valy non hanno torto: Miriam ha scelto una magnifica bombetta blu (€60,00), io una giacca di tweed imbottito (€70,00).

 

Daniele ha 33 anni, vive tra Torino e Bruxelles. Ha diretto documentari, ha lavorato come reporter e si è occupato di retail per alcune delle maggiori aziende italiane. Nel 2013 ha fondato Videostille, il collettivo che produce strumenti piccoli e flessibili per promuovere idee di qualità.